Posso Andare A Correre? Sì, Però No?
Posso Andare A Correre? Sì, Però No?

Posso Andare A Correre? Sì, Però No?

OVVERO, COME SI DISINNESCA UNA BOMBA INVISIBILE?

Vi giuro sono uscito solo davanti casa da solo per fare sta foto e basta

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[Aggiornamento 2020/03/20 ore 22:30]: nsé può più andare a correre, più o meno. Sono arrivate le nuove restrizioni: Ministero della Salute con l’ordinanza; articolo de il Post. I parchi sono chiusi, e si può andare a correre solo da soli e nei pressi della propria abitazione.

Cercherò di essere breve, ma se mi conoscete sapete che sarà difficile.Voglio condividere un breve pensiero sulla frequente domanda: ma si può andare a correre/passeggiare? e sulle varie risposte che si trovano ovunque. Su governo.it ci stanno le FAQ che sono abbastanza chiare:

Si può uscire per fare una passeggiata?Si può uscire dal proprio domicilio solo per andare al lavoro, per motivi di salute o per necessità ovvero per svolgere attività sportiva o motoria all’aperto. Pertanto le passeggiate sono ammesse solo se strettamente necessarie a realizzare uno spostamento giustificato da uno dei motivi appena indicati.

Anche in questo articolo de ilPost si specifica la questione. Quindi, più o meno sì, almeno per ora, ma ricordiamoci anche che il titolo che vedete pure sul sito è Decreto #IoRestoaCasa. Come ha detto Conte, che è il nostro paladino e ormai sogno di ogni donna italiana (anche a ragion veduta oserei dire), lo spirito dietro al decreto è quello di restare a casa quanto più possibile.

La discussione del momento è se sia il caso di restringere ulteriormente le nostre libertà vietando anche la passeggiatina e spostare l’ago della bilancia sempre di più verso la legge marziale. Lo sta chiedendo il presidente della Lombardia Fontana e anche il ministro Lamorgese chiama tutti noi alla responsabilità di uscire solo se necessario.

Ma perché tutti hanno sta gran voglia di correre con leggerezza?

Un fattore insidioso è che siamo in una guerra per molti silenziosa e invisibile. Per chiunque sia occupato nella sanità la situazione è tutt’altro che invisibile, ma per chi ha la fortuna di starsene a casa, magari in una regione poco colpita, il virus può sembrare una specie di mistero, come è stato d’altronde per molti paesi che hanno atteso prima di chiudere tutto, ma questo è un altro discorso. A tal proposito Mark Rober ha pubblicato da poco un bellissimo video per illustrare quanto facilmente si possono diffondere germi e virus sotto i nostri occhi in modo invisibile:

Però insomma, se tu non stai male e nessuno che conosci sta male, potresti pure pensare che non ci sia niente di male a uscire, no? No.

Quando dico invisibile, per molti lo è davvero, perché c’è tutto il discorso degli asintomatici. Ad oggi, 18 Marzo, in Italia i contagiati contati sono circa 30 000, ma senza dubbio ci sono molti contagiati asintomatici che stanno bene ma che possono trasmettere il virus.

Magari sei tu uno di quelli. Dico davvero, magari tu, che mi leggi, hai il coronavirus e fortunatamente stai bene, ma sei una bomba ad orologeria (al contrario però, perché con il tempo ti disattivi).

Non voglio spaventare più di quanto già le notizie del periodo già facciano. Allora quindi il punto qual è?

Che in questo periodo, e concludo, è il momento di vivere l’attesa, con pazienza. Uscire a correre si può, ma siccome i rischi per noi e per gli altri ci sono, limitiamoci, perché non è il momento di trovare il modo di aggirare la legge facendo i furbi e uscire comunque ma di comportarci nel nostro meglio sui sacrifici che siamo chiamati a fare.

So che questo discorso lo faccio facilmente perché ho la fortuna di avere un giardino, mentre c’è magari chi ha solo una stanza piccola, e ripeto che non voglio terrorizzare nessuno.

Ognuno di noi sa se ha bisogno di andare a farsi quella corsa, e se ti serve, esci a correre tranquillo, stando lontano dagli altri e con mani pulite. Il mio unico invito è di stare più attenti, anche a noi stessi e a ciò di cui abbiamo bisogno davvero: abbiamo questo tempo per pensare.

Attenti anche a non abusare della poca libertà che abbiamo. Vi lascio con un estratto da Fontana dal Corriere:

da settimane ripetiamo di restare a casa, e non è un invito così per dire. Davvero chiediamo alle persone di restare a casa, letteralmente, e non perché ci divertiamo a fare i cattivi ma perché questa è l’unica arma che abbiamo ora per interrompere la catena del contagio diffuso. Quindi diciamolo anfora una volta con le buone: restate a casa. Ma se non basterà dovremo pensare a qualcos’altro». Sembra che il governo intenda porre nuovi divieti sulle attività sportive all’aperto. Ma cos’altro si può immaginare, oltre questo livello di limitazioni?«Non lo so, davvero, ma io sono convinto che ad agire da disincentivo non sia la durezza ma la certezza della pena. Quindi potrebbero anche andare bene le misure attualmente in vigore purché si controlli che siano veramente rispettate, perché stiamo contando troppe morti».

Che ne dite? Voi siete tra quelli che corrono o tra quelli che insultano chi corre?

Se il tema non ti ha stufato, un altro grosso problema sono anche le bufale che girano riguardo il coronavirus, ne parliamo qui.

Se ti ha un minimo stuzzicato questo discorso, ho pubblicato un post proprio su questo concetto di fame e di saper aspettare, nella serie in cui racconto il mio mese senza social network. Dagli un’occhiata dai, grazie!

Infine, se ti è piaciuto questo mio sproloquio ti chiedo anche di condividerlo; sto cercando di dare forma a questa nuova avventura, perciò sarebbe importante capire se quello che scrivo è almeno un pochino appetitoso: condividi il link, o lascia un commento, o scrivimi un messaggio in cui mi dici che fa schifo, va bene tutto..grazie di essere arrivato in fondo.