Bello: Il Piccolo Principe e i Congiunti
Bello: Il Piccolo Principe e i Congiunti

Bello: Il Piccolo Principe e i Congiunti

Fatemelo dire, Antoine de Saint-Exupèry disegnava male, quindi mi permetto di disegnare male pure io

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Ovvero la bellezza di addomesticarsi

tempo di lettura: 2 minuti e 20. Non basta per farsi un amico vero…

Voglio cominciare a parlare di cose belle, che ti lasciano qualcosa di positivo dentro, e vorrei cominciare con il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupèry.

Su Instagram (seguitemi! @oradecima) ho condiviso ieri un pezzetto del Piccolo Principe. Ho pensato che era appropriato sul tema dei congiunti (

), visto che si parla di amici veri, amici non veri, affetti stabili e non si capisce chi siano...

Nel Piccolo Principe c’è il meraviglioso capitolo in cui il Piccolo Principe incontra la volpe.

Le chiede di giocare, ma la volpe risponde di no, perché non è addomesticata.Addomesticare... che parola strana. Detta così potrebbe anche sembrare un termine con valenza negativa.

Insomma, addomestichi una bestia, un cane, non un amico...

Eppure dietro c’è qualcosa, forse proprio perché è una parola inusuale.Anzitutto, è interessante che ci sia un no.“Vieni a giocare con me”, “non posso”.

Avete presente su Instagram che ci sono le storie riservate agli “amici stretti”? C’è una barriera di entrata: se mettessi tutti negli “amici stretti” non avrebbe più senso la categoria, e non ci metti persone a caso. Ci sono di mezzo ricordi, esperienze, situazioni, anche spiacevoli. Come dice la volpe, creare dei legami.

Mi colpisce particolarmente cosa la volpe dice sul colore del grano. Per una volpe il grano non serve a niente, non si mangia, non si usa.Acquisisce un senso solamente diventando amica del Piccolo Principe: il grano diventa un ricordo dei suoi capelli.

Quando si separeranno dirà proprio questo:

“Ma piangerai!”, disse il piccolo principe.“Certo”, disse la volpe. “Allora non ci guadagni nulla!”. “Ci guadagno”, disse la volpe, “grazie al colore del grano”.

Ecco la magia di un affetto vero: trasforma l’inutile in bello.

Rende sensato ciò che apparentemente un senso non lo ha. Per la volpe il grano non serviva a niente, mentre ora ha un senso.

Così come per noi magari una sfortuna o un disagio non hanno senso di per sé, ma lo possono acquisire nei rapporti che stringiamo, nell’amore che diamo e riceviamo, che può rendere bello anche il buio.

Se vi va, ho pubblicato sul podcast una mia lettura di questo capitolo del Piccolo Principe, dategli una sentita, seguitelo su Spotify e iscrivetevi per le prossime puntate del podcast!

Questo post è un pochino diverso dagli ultimi, di sicuro un po’ più melenso!

Ci ho pensato e ho riflettuto sul fatto che ho voglia di raccontare un po’ di cose belle, perché ne abbiamo tanto bisogno in questo periodo faticoso, perciò vorrei fare una rubrica fissa: due volte a settimana qualcosa di bello, scritto, parlato, immagine, video, vedremo in itinere, come al solito.

Ci vediamo il venerdì ed il mercoledì, fatemi sapere se vi stuzzica e seguite oradecima sui social per non perdervi i prossimi post!

E magari condividi questa cosetta, perché il bello è tale solo se condiviso