Fatto È Meglio Che Perfetto
Fatto È Meglio Che Perfetto

Fatto È Meglio Che Perfetto

Ovvero, siamo tutti un po’ cretini, quindi tanto vale perseverare

Non sapevo bene che foto mettere, però questa ci sta come immagine riflessiva no?

image

tempo di lettura: 3 minuti, il tempo di lavarsi le mani tre volte

Introduzione del 10 Marzo: Avevo in mente un lancio più elaborato, ma nello spirito di questo articolo, eccoci qua, durante questi giorni a casa...i dettagli verranno meglio un po' per volta, più avanti.

È la seconda volta che scrivo questo articolo, e in effetti è sintomo di ciò che vi esporrò e della mia personale inettitudine, ma spero pure un po’ della vostra, per non sentirmi solo dai.Come appunto spero succeda a voi (pochi) che state leggendo, sono una persona che spesso avvia idee e progetti e poi li abbandona senza essercisi impegnato davvero, forse per una recondita paura di non essere abbastanza capace.

Questo è quello che è successo a questo sito...due volte. Sono così cretino che avevo comprato il sito l’anno scorso e ho dovuto pagare per rinnovarlo non avendolo usato per niente.E giustamente qua sorge la domanda, ma perché dovrei ascoltare sto cretino che butta soldi su siti?

La banale risposta è che anche tu sei un po’ cretino, lo siamo tutti, e lo sai pure te in fondo, e lo so pure io, infatti te lo dico per sembrare più vicino e simpaticone.Ma non divaghiamo.

Vorrei cambiare questo mio difetto, perché fatto è meglio che perfetto!Detta così sembra una fase tipo di quei libri di business strambi che ti insegnano i 10 trucchi di Elon Musk per diventare miliardario, ma che poi generalmente non funzionano perché Elon Musk è Elon Musk, e tu non sei...(E ricordatevi sempre che se Elon Musk si sveglia alle 6 tu ti devi svegliare alle 4)Penso però ci sia del vero in questo: l’idea è molto semplice, meglio aver fattoqualcosa anche con risultati non ideali piuttosto che cercare la perfezione ma non tirare mai fuori risultati per paura di non raggiungerla.Io personalmente ho usato questa scusa molte volte in vari modi: “questa cosa non la inizio adesso perché non ho il tempo di farla per bene, la farò dopo X che sarò libero” e così via..ovviamente, non serve nemmeno dirlo, che questo giorno più libero non esiste, non arriva mai.

La lezione più importante della frase che credo di aver capito e spero di trovare è che in realtà non si possono raggiungere buoni risultati senza prima sbattere al muro. Ma se non inizi a camminare per paura di sbattere, non arriverai mai alla meta oltre.In parole povere, si tratta dell’importanza di cadere e rialzarsi; è nel rialzarsi che impari veramente.E soprattutto, per molte situazioni della vita, anche se non ti muovi, anche se cerchi di stare al sicuro, il muro ti arriva in faccia lo stesso.Da qui infatti il famoso proverbio, “se Maometto non sbatte al muro, il muro sbatte su Maometto”..era più o meno così.

Molto semplicemente, questo è il proposito con cui pubblico questo primo articolo. Non voglio aver paura di scrivere male o scrivere di cose poco interessanti, intanto comincio a tirare un po’ di roba, e vedremo cosa rimarrà e si evolverà. [Aggiunta prima di pubblicare:] Approfitto di questo periodo di stasi un po' del virus, sperando sia un buon tempo di riflessione per tutti.

Quindi, qual è per ora l’idea? Chi sono?Gli argomenti che vorrei trattare sono vari: l’imparare, la vita, la tecnologia e il suo ruolo nella nostra vita, i miei pensieri, sperando ce ne sia qualcuno buonino.La testa e il cuore da cui esce fuori tutto sono quelli di un 23enne, studente universitario di Fisica, capo scout cattolico, appassionato di tecnologia e di prodotti Apple, di fotografia, mezzo cinese, amante dei gatti (non da mangiare però), il resto lo scopriamo insieme strada facendo.

Quindi niente, ti ringrazio per essere arrivato fin qui! Il primo post arriva domani, alle 4 del pomeriggio, si parla dei social network.

Il sito è oradecima.com, e i collegamenti social da seguire li trovi sotto: