Ho Paura De Scrive Na Cretinata
Ho Paura De Scrive Na Cretinata

Ho Paura De Scrive Na Cretinata

Questa è una citazione colta

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Ho iniziato a scrivere questo blog e mi sono accorto di una cosa che in realtà già sapevo, anche perché poi è un aspetto del mio carattere pure molto palese se mi si conosce: quando pubblico qua ho paura di tirare fuori na cretinata (giusto per non dire parolacce).

In parte penso sia naturale ed innato a tutti; la paura di sbagliare e soprattutto la paura di essere scoperti nell’errore, è proprio la sopravvivenza no? Siamo programmati per non voler perdere, e spesso sbagliare sembra perdere.

Non parliamo poi di quando ti identifichi con lo sbaglio che fai…

Comunque sia, penso che ci siamo capiti su ciò che intendo, e io su questo sono un maestro di pippe mentali, ho sempre timore di spararla grossa, quindi prima di aprire bocca cerco di essere proprio sicuro e con le spalle coperte, oppure non parlo proprio. Questo di contro mi rende magari più in grado di ascoltare, o almeno ci provo.

Ecco e dunque, ciò di cui mi sono accorto in questa settimanella di apertura del blog è che quello che scrivo qua è nero su bianco per il mondo; finché i miei pensieri sono tra me, mia madre, e i miei amici anche se dico una cavolaia al massimo me la rimangio;

scrivere qua ha invece giustamente un certo senso di compiutezza, di definizione, perché lo presento a qualunque sconosciuto. Ovviamente chi mi legge veramente sono quattro gatti, che è anche il numero di gatti che ho adesso, tra l’altro, però potenzialmente mi denudo davanti a tutti.

Insomma ti viene pure un pochino di strizza: cerchi di fare l’intellettualoide che ti dà consigli saggi ma in realtà hai paura di prendere la cantonata, soprattutto Per esempio mo che hai scritto tre articoli sul coronavirus su cui non hai competenze.

Non oso pensare a che sindrome da impostore se poco poco qualcuno dovesse leggere davvero quello che scrivo e magari commentare in giro (condividete i post se volete crearmi questa crisi please).

Niente, era solo per condividere questa ovvietà. Però devo dire che sono contento, perché in parte quello che scrivevo in Fatto è Meglio Che Perfetto è vero: potevo immaginarmi che sarebbe successo, ma questa esperienza non la avrei provata se avessi atteso a mettermi a scrivere…

Ti ringrazio di questa breve lettura; se ti è piaciuta, spizzati un po’ gli altri post, e magari condividi e seguimi sui social, mi dai una mano a dare forma a questa esperienza! Poi nte costa niente e tanto stiamo tutti a casa dai