Giornata Pessima, Giornata Perfetta
Giornata Pessima, Giornata Perfetta

Giornata Pessima, Giornata Perfetta

Lunedì ho quasi completamente buttato una giornata, ma allo stesso tempo è stata una delle giornate più utili dell’ultimo periodo.

Tempo di lettura: due minuti, il tempo minimo di apprezzare la propria giornata

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Chi mi conosce sa che sono un procrastinatore e un indeciso cronico: perdo un sacco di tempo in apparenti inutilità e spesso mi spiaccico su mille progetti che tendo a non portare a termine.

Se leggete il blog ve ne sarete accorti dalla varietà e casualità degli argomenti...

Tutto ciò per dire che in questo periodo sto lavorando per essere più produttivo e concentrato, e devo dire che sto facendo passi avanti, con la perfetta eccezione di lunedì scorso...

Ero prontissimo, a parte una sveglia tarda, a essere super produttivo: oggi scrivo questo, faccio quest’altro, vado a votare ed esercitare la democrazia, Bim Bum Bam! Beccati questo pigrizia!

E invece no, ho ricevuto una chiamata e la giornata è andata in tutt’altra direzione. Chi deve sapere quale fosse la chiamata sa, agli altri basti sapere che semplicemente in quella giornata una persona aveva bisogno di me in qualche modo.

Insomma, tutto ciò che volevo fare la mattina è stato completamente eclissato, e anche un po’ di ciò che volevo fare la sera, ma a fine giornata ero felice.

Lunedì non ho fatto quello che era nei miei piani, ma ho fatto ciò che ero chiamato a fare in quella giornata. 

E questa è stata la cosa importante.

Non saprei nemmeno se ho agito bene, se il mio contributo per quella persona è stato davvero positivo, e comunque nel caso lo sia stato non è certo solo merito mio ma di altri…(perdonatemi l’apparente incomprensibilità, ma chi lo sa lo sa, e chi non lo sa non gli deve importare), ma ciò che è contato è che sono stato dentro il presente, che è molto più importante del fare ciò che si vuole.

A volte ciò che siamo chiamati a fare in una giornata coincide con i nostri piani, a volte no, e a volte non ce ne accorgiamo, ma penso sia importante ricordarlo e distinguere quando lo notiamo.

Se fossi stato fisso egoisticamente su di me sarei stato deluso da quella giornata: per causa di un’altra persona ho ritardato i miei progetti, ho perso tempo prezioso.

Invece ho capito che in quella giornata ero chiamato a fare altro, a stare accanto ad un’altra persona, e il resto avrà un suo tempo, perché ogni cosa ha il suo, sta a noi azzeccarlo.

A cosa sarò chiamato domani?