“La lotteria vinta con l'AI” non ha senso. E tutti odiano i giornalisti

Sui giornali si è parlato di studenti che vincono 50mila euro al Lotto con l'Intelligenza Artificiale. Ovviamente è assurdo. Ma se non lo fosse? E come ce ne parla il giornalismo?

late 1800 painting of french roulette player
"Giocatori di roulette" di Gustave Julin. CC-BY-NC-SA da Europeana

L'altro giorno è uscita una notizia che ha fatto accapponare la pelle a chiunque ne sappia di statistica: "tre studenti vincono alla lotteria usando l'intelligenza artificiale".

A prima vista appare una ovvia assurdità, ma c'è qualcosa di ancora più frustrante: e se avessero ragione?

Aspe, non sono impazzito, andiamo per step.

💡
Ciao! Sono Martino e parlo del rapporto tra mondo di internet, AI e società, e di altre cose. Mi trovi anche sui social come @oradecima (Instagram, Bluesky, YouTube).

Con questa newsletter voglio essere più rilassato rispetto al dominio dei social. Non devo stare a vedere cosa mi consente la piattaforma, e no, non vendo i vostri dati.
“Vinti 50mila euro al Lotto grazie all’intelligenza artificiale”: il sistema di 3 studenti di Fisica
Doppia vittoria per un gruppo di universitari dell’UniSalento grazie a un meccanismo che fa leva sulla probabilità storica di estrazione di alcuni numeri. Il t…

Cosa sarebbe successo? Cito:

"Doppia vittoria per un gruppo di universitari dell’UniSalento grazie a un meccanismo che fa leva sulla probabilità storica di estrazione di alcuni numeri. Il titolare della ricevitoria: “Hanno ascoltato un mio consiglio applicandolo alle loro conoscenze”

Insomma, degli studenti avrebbero trovato una effettiva strategia per vincere al Lotto, un gioco che per antonomasia dovrebbe essere casuale in un modo da non poterlo sfruttare per vincere.

Dovrebbe essere come cercare una strategia per indovinare cosa può uscire da un D20: assurdo, no?

Se volete vedermi scioccato e urlare AAAAAAA, ecco il video, e poi proseguiamo con ciò che mi ha irritato di più ma che non dico nel video:

“l'intelligenza artificiale”

Se c'è una caratteristica che odio infinitamente di quando si parla di AI, è il suo utilizzo come buzzword vuota. Dire che qualcosa o qualcuno "usa l'AI" tante non vuol dire più o meno niente.

Nell'articolo di Repubblica (e analogamente sulle altre testate) si dice genericamente che gli studenti avrebbero usato "un algoritmo basato su tecniche di machine learning", ma non si capisce nulla di come funzionerebbe questo sistema.

Abbiamo ancora tanto bisogno di diventare più competenti su come i sistemi AI entrino nelle nostre vite.
Non è che la vaghezza di questo articolo rischia di suggerire a qualcuno di chiedere aiuto per il lotto a ChatGPT pensando che possa funzionare?
Insomma, questa notizia potrebbe addirittura fungere da incentivo alla ludopatia?

È quello che dice il professor Michele Campiti a Vincenzo Pellico de La Repubblica.
Il giorno dopo infatti viene fatto uscire un secondo pezzo in cui un paio di professori dicono sostanzialmente "fermi tutti raga, non si può prevedere il lotto", dicendo che organizzeranno addirittura un seminario nell'UniSalento (l'ateneo dei tre studenti vincitori) per spiegarlo.

screenshot de la Repubblica: Vittoria al Lotto grazie all’IA, i prof di Lecce smontano il sistema degli universitari: “Fortuna”. "Il doppio colpo da oltre 50mila euro ha suscitato molto clamore. Una mera casualità, secondo Michele Campiti, docente di Analisi Matematica dell'Università del Salento. Concetto ribadito da Fabrizio Durante, docente di Probabilità e Statistica: “Organizziamo un seminario per spiegarlo”"
pazzesco eh

Questo ci porta al secondo tema: tutti nel mio video hanno odiato i giornali e i giornalisti, con una enorme quantità di commenti che criticavano e ridicolizzavano La Repubblica e in generale i giornalisti come categoria.

screenshot di commento instagram: Strano che sia la repubblica, redazione di persone sempre competenti e imparziali🤡
uno dei tanti commenti ostili

E come biasimarli?

L'articolo è senza dubbio fortemente insufficiente. Nella lavorazione il pezzo non è evidentemente passato per le mani di chi ha competenze di statistica necessarie a trattare il tema.

Si contraddice da solo:

da una parte dice che il lotto è casuale e che non c'è un metodo per vincere (vero),
e dall'altra prende per buona la storia degli studenti.

Non mette in dubbio che il "metodo" degli studenti possa essere semplicemente fortuita casualità, e non indaga o cerca di spiegare quale possa essere l'effettivo sistema usato.

Si cerca di rimediare con il secondo pezzo, in cui vengono interpellati ben 2 accademici che dicono:

"Nessun ragionamento, solo tanta fortuna [...] chi ha vinto utilizzando questo sistema non aveva più possibilità rispetto a chi gioca la propria data di nascita".

Ma non si poteva parlare con questi esperti già nel primo pezzo? Dentro La Repubblica non avevano già un amico bravo in matematica con cui parlare?


Anche se le critiche sono pienamente legittime, a leggerle mi piange un po' il cuore.

Mi piange per la sfiducia totale e diffusa nel giornalismo e nei giornalisti, per i commenti ormai disillusi e logorati.
Mi piange proprio perché sono legittime.

screenshot: "da un giornale italiano non mi stupisce 😂"
stupisce?

Di che mi stupisco?

Non voglio nemmeno dar contro nello specifico a chi ha scritto il pezzo, perché il tema è più ampio.

Quanto tempo e spazio di approfondimento ha il giornalista medio per un pezzo così? Quanto ci guadagna? Quanti pezzi deve far uscire a settimana?

Quante testate hanno dei giornalisti scientifici o comunicatori scientifici in redazione? Persone che si possono occupare a tempo pieno di questi argomenti con lo spazio per approfondimento e con un expertise specifico?

Il giornalismo, in Italia ma non solo, non se la passa granché bene sotto diversi punti di vista.

È tutto un gran casino, eppure abbiamo tanto bisogno di buon giornalismo. Abbiamo bisogno di qualcosa di meglio di quel pezzo, e abbiamo bisogno di un sistema che lo supporti.


edit 2025/03/13 13:00:

Esplicito meglio perché forse non si capiva: di giornalisti bravi, in Italia, ce ne sono.
Non manca il talento, e non mancano persone che hanno passione e voglia di fare un lavoro eccellente.
Quindi, ovviamente, non ce l'ho con "i giornalisti" in generale. Ma proprio pr questo penso valga la pena dirlo. Perché sogno qualcosa di meglio per un settore che mi interessa e che ha un grande valore. Proprio per questo mi rattristo a leggere tutti i commenti che danno contro al giornalismo in generale, perché non penso che il giornalismo sia marcio in sé o irrecuperabile, ma non posso che riconoscere che qualcosa di cui lamentarsi ne hanno.


Ne abbiamo bisogno per una pulce che un paio di persone mi hanno messo nell'orecchio: "e se gli studenti avessero ragione?"

Se fosse davvero possibile trovare una strategia vincente in un gioco di fortuna?


Il lotto ancora oggi viene giocato con delle palline: sono fisicamente palline!

Se avete tempo da perdere, su YouTube potete trovare pure le dirette giornaliere delle estrazioni per vedere proprio le palline.

Nell'immagine dell'articolo di Repubblica si vede che i ragazzi hanno giocato i numeri 21 e 48 sulla ruota nazionale il primo marzo. Ecco la diretta:

Purtroppo ci sono varie ruote per varie città che fanno vedere a giorni alternati, quindi non viene inquadrata l'esatta estrazione che ci interessa, però sono lìal minuto 13: 21 e 48, i numeri vincenti.

Il fatto che siano fisicamente delle palline ci leva tutti i dubbi sulla generazione di numeri pseudocasuali:

non c'è il rischio che ci sia un algoritmo fallace, sono proprio palline casuali, non si possono trovare trucchi in un gioco fisico! No?


Vincere alla roulette con strategia (non fatelo a casa)

Nel 1880, Joseph Jagger fa un esperimento che lo renderà noto come l'uomo che ha sbancato a Monte Carlo.

Jagger pensava che delle piccole imperfezioni nella costruzione delle roulette avrebbero fatto uscire alcuni numeri più frequentemente del dovuto. Perciò va a Monte Carlo, e con l'aiuto di 6 persone osserva le 6 roulette del casinò.

E la trovano. Trovano una ruota che aveva un bias per un set di numeri: 7,8,9,17,18,19,22,28 e 29.

Nei giorni successivi Jagger inizia a giocare e vince l'equivalente di circa 5 milioni di euro. Il casinò diventa piuttosto sospettoso di queste grosse perdite, e sposta le roulette.

Jagger perciò inizia a perdere, finché non si accorge che la ruota è cambiata: ritrova quella difettosa grazie a un piccolo graffio di cui si ricordava, e continua a vincere per altri due giorni.

A questo punto il casinò inizia a scambiare altri pezzi delle roulette tra di loro, rendendo impossibile il gioco di Jagger, che decide di ritirarsi.

Non puoi mai vincere all'infinito contro la casa.

Rispetto a fine 800 però, ora riusciamo a costruire le cose meglio e soprattutto a controllarle: provate a immaginare quanto sono monitorati i risultati del lotto e i sistemi che si assicurano che sia veramente casuale.

Se davvero ci fosse una falla che degli studenti trovano con il consiglio di un tabaccaio, quello sì che sarebbe un pezzo pazzesco.

Ma, ed è il vero peccato, è che se il risultato fosse davvero così interessante avremmo bisogno di un giornalismo con i mezzi per riconoscerlo.

Per divertimento, ho scaricato i risultati del lotto, e ho chiesto a chatgpt di graficarmi la frequenza dei numeri sulla ruota nazionale degli ultimi 10 anni e di farmi vincere.

screenshot di chatgpt. C'è un grafico a barre della frequenza dei numeri estratti. "Ecco il grafico con la frequenza di ogni numero sulla ruota “RN” negli ultimi 10 anni. Fammi sapere se vuoi approfondire qualcosa!" "sono i numeri della ruota nazionale del lotto. Quali devo giocare quindi per vincere di sicuro?" "Ah, se solo fosse così facile! 😄 Purtroppo, il Lotto è un gioco d’azzardo basato sulla casualità, quindi non esiste una strategia sicura per vincere. Anche se possiamo vedere quali numeri sono stati estratti più spesso (quindi quelli “frequenti”) o meno spesso (quelli “ritardatari”), ogni estrazione è indipendente e la probabilità di ogni numero rimane sempre la stessa, ovvero 1 su 90 per ogni singolo numero."
"Ah, se solo fosse così facile! 😄"

Niente, mi sa che non ho niente da giocare...

💡
se questa lettera ti piace, iscriviti o condividila a qualcuno, ti va?

Cosine belle

Visto che questa letterina è di nuovo lunga ritornano dei consigli di cose interessanti che ho visto/letto/ascoltato nell'ultimo periodo:

Ok, stavolta ci sono pure due autopubblicità

🎵 Se volete lavorare con il sottofondo di musica dei Pokémon nostalgica, ecco qui. E con nostalgica intendo generazioni 3-5.

🫅 È uscita la nuova edizione del report "Sesso è Potere" che analizza i dati per capire quali sono le opportunità di accesso a ruoli di comando per uomini e donne:


🎙️ Sono stato ospite dai The Pills a Ma 'ndo AI, il podcast del comune di Roma sull'intelligenza artificiale. Abbiamo parlato di AI e lavoro. Lo potete sentire ovunque sentiate i vostri podcast o vedere su YouTube. Grazie al comune di Roma e ai The Pills per l'invito! E guardatevi pure gli altri episodi che c'è gente forte.

🐋 Un bellissimo pezzo su come abbiamo scoperto che le balene si sono stressate quando è finita la seconda guerra mondiale perché è ripresa la caccia alle balene. E soprattutto di come lo abbiamo capito, bello bello.

📰 Amo noy in questo periodo in cui le notizie sono sempre più assurde.

🦟 Un bel video divertente di Matt Parker in cui prova a creare una scala numerica delle punture più dolorose. Molto interessante per quanto è difficile fare una scala che funzioni per tutti. Ed è divertente vedere persone che si fanno volutamente pungere da insetti.

📱 È uscito il primo pezzo mio e di Beatrice Petrella per Siamomine in una serie in cui parleremo del mondo dei social. Abbiamo parlato del fenomeno del deinfluencing e dei no-buy-month: che succede al mondo degli influencer quando ci scocciamo di loro?

🔴 "Libertà per Marjan Jamali": "Il 24 marzo al Tribunale di Locri, verrà pronunciata la sentenza per Marjan Jamali, accusata di essere una “scafista” ai sensi dell’Articolo 12 del Testo Unico sull’Immigrazione.
Marjan è fuggita dall’Iran ma è stata ingiustamente accusata da alcune persone di essere “scafista” e messa prima in carcere e poi agli arresti domiciliari in italia.
È stato più volte dimostrato che chi affronta il mar mediterraneo non è una trafficante eppure il meccanismo giudiziario continua a colpire i più vulnerabili invece di perseguire i veri responsabili".

Il caro Simone di Penshare mi ha raccontato della vicenda, assurda, di Marjan Jamali.


Dai, ci sentiamo presto. Vi piace questo nuovo sito? E grazie per per la lettura 👋

Subscribe to oradecima by Martino Wong

Don’t miss out on the latest issues. Sign up now to get access to the library of members-only issues.
jamie@example.com
Subscribe